Coreografo e mimo italiano. Entrato alla scuola di Bocci, dopo pochi mesi fu in
grado di esordire come mimo nell'
Incoronazione di Corinna. Passò
poi alla Pergola di Firenze dove Jacovacci nel 1858 gli consigliò di
dedicarsi alla coreografia. Il suo primo lavoro,
La morte di Masaniello,
ebbe successo e da qui ebbe inizio la sua fortunata ascesa, che a Roma
culminò col primo dei suoi capolavori,
Pietro Micca, di cui egli
stesso era l'interprete. Nel 1872 fu chiamato alla Scala come primo mimo nella
Bianca di Nevers di Pratesi. Nel 1878 fu invitato da Depanis a Torino
dove compose il
Sieva avendo come collaboratori Marenco e Edel. Tornato a
Milano nel 1881 rappresentò alla Scala l'
Excelsior in un colossale
affresco coreografico, apoteosi delle conquiste della scienza, delle arti e
dell'industria, che ebbe un successo su scala mondiale. Nel 1886 presentò
il poema coreografico
Amor, trionfo della libertà e dell'amore tra
gli uomini. Nel 1897 seguì
Sport, glorificazione di tutte le
attività agonistiche che ebbe immensa popolarità (Milano
1835-1905).